Elettromagnetometro

Elettromagnetometro

Le prospezioni elettromagnetiche (EM) sono finalizzate a caratterizzare il sottosuolo sulla base della sua conducibilità elettrica attraverso numerosi metodi.

Una prima classificazione prevede di distinguere le tecniche attive, in cui viene immesso nel terreno un segnale con frequenza e ampiezza nota, dalle tecniche passive, che misurano l’interazione di fonti naturali di energia elettromagnetica con il sottosuolo.

Della prima tipologia fanno parte i metodi TDEM (Time Domain Electromagnetic), i metodi FDEM (Frequency Domain Electromagnetic) e le indagini Georadar, mentre tra le tecniche passive si possono elencare i metodi MT (magnetotellurici), AMT (Audio Magneto Telluric) e AFMAG (Audio Frequency Magneto Telluric).

P.V. Sharma (1997) propone una classificazione basata sul tipo di segnale del campo elettromagnetico primario, ovvero continuo (metodi FDEM), transitorio (metodi TDEM) o a banda larga (metodi MT). Tra queste tecniche le prospezioni elettromagnetiche a induzione a dominio di frequenza FDEM (Frequency Domain Electromagnetic) si basano sulla misura dei campi elettromagnetici prodotti dalle correnti elettriche indotte nel terreno indagato misurandone la conducibilità elettrica e la suscettività magnetica. Questo metodo è particolarmente adatto a mettere in evidenza target sepolti caratterizzati da contrasti di resistività con il background geologico e da una buona conduttività elettrica o suscettività magnetica (metalli, strutture in laterizi, strutture e scavi impregnati di acque, ecc.).